AREE di ASSISTENZA

AREA 1 | CONFORMITA' della STRUTTURA ORGANIZZATIVA- Assetti societari - organi aziendali - attività riservata di concessione di finanziamenti |

Assetti societari

Assistenza nell'applicazione delle disposizioni di vigilanza che disciplinano le condizioni dell'autorizzazione e gli obblighi di comunicazione dei requisiti partecipanti alla Banca d'Italia nonchè del possesso di requisiti di qualità, e di solidità finanziaria.

Organi aziendali

Assistenza alla formulazione dei compiti e poteri degli organi aziendali in conformità con le disposizioni di legge e le Istruzioni di vigilanza. Definizione della articolazione delle tre funzioni: l'Organo di supervisione strategica, l'Organo di gestione e l'Organo di controllo.

Attività riservata concessione di finanziamenti

L'Assistenza prevede l'individuazione del perimetro operativo dell'attività di Concessione dei finanziamenti nei confronti del pubblico (cfr.106, comma 1, TUB) in conformità con il decreto del Ministro dell'Economia e delle finanze.

 

AREA 2 | SISTEMA dei CONTROLLI INTERNI e FUNZIONI AZIENDALI dei CONTROLLI INTERNI |

 

Il Sistema dei controlli interni (S.C.I.)

Assistenza nella definizione del sistema dei controlli dell'Intermediario Finanziario "ovvero vigilato".

Assistenza nella definizione ed implementazione dei tre livelli di controllo, in conformità del principio di proporzionalità (intermediario finanziario minore):

• Controlli di I livello che sono rappresentati dai controlli di linea e mirano al corretto svolgimento delle operazioni tali controlli connessi con l'attività di concessione di finanziamento e le altre attività esercitate e sono effettuati dalle stesse strutture operative tendenzialmente incorporati nelle procedure informatiche.

• Controlli di II livello sui rischi in termini di limiti operanti assegnati alle garanzie e la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi, di conformità dell'operatività aziendale alle norme e quindi a quelle di autoregolamentazione.

• Controlli di III livello ovvero violazioni delle procedure e della regolamentazione e valutare periodicamente la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia) e l'affidabilità del sistema dei controlli interni ed il sistema informatico.

Le Funzioni aziendali dei controlli Interni

Assistenza nell'organizzazione e proceduralizzazione di attività di controllo delle funzioni aziendali dei rischi, caratterizzate dall'autorità, dall'adeguatezza e dalle competenze delle risorse incaricate della gestione dei controlli interni in base al principio di proporzionalità.

 

AREA 3 | ADEGUATEZZA PATRIMONIALE - ICAAP e CONTROLLO dei RISCHI |

L'adeguatezza patrimoniale

Assistenza nella definizione e sistematica determinazione dell' ammontare del patrimonio di vigilanza in rapporto con il requisito patrimoniale complessivo correttamente determinato, nel rispetto del principio prudenziale.

Assistenza nella applicazione delle disposizioni di vigilanza che dettano le modalità di determinazione del patrimonio di vigilanza, nonchè i criteri e i limiti di computo delle voci che lo compongono.

Assistenza nella proceduralizzazione della corretta determinazione del requisito patrimoniale complessivo pari alla somma dei requisiti patrimoniali prescritti a fronte dei rischi di credito, controparte, mercato ed operativo, nonché di quelli previsti per gli immobili e le partecipazioni assunti per recupero crediti.

I.C.A.A.P.

Assistenza nella definizione ed implementazione dell'I.C.A.A.P. (Internal Capital Adequacy Assessment Process,). L''I.C.A.A.P. volto a determinare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni tipologia di rischio rilevante,, nell'ambito di un a valutazione dell'esposizione, attuale e prospettica ed in conformità del principio di proporzionalità (intermediario finanziario minore).

L'informativa da rendere al pubblico

Assistenza nell'applicazione della regolamentazione prudenziale in cui si collocano specifici obblighi di informativa al pubblico ("terzo pilastro") volti a favorire una più accurata valutazione della solidità patrimoniale e dell'esposizione ai rischi degli intermediari.

 

AREA 4 | ANTIRICICLAGGIO e PRESIDIO RETE DISTRIBUTIVA |

Presidio Antiriciclaggio

Assistenza nella definizione e implementazione del " Presidio Antiriciclaggio" in conformità alle "disposizioni attuative in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volte a prevenire l'utilizzo degli intermediari e degli altri soggetti che svolgono attività finanziaria a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo".

Assistenza alla definizione ed implementazione delle disposizioni secondarie di settore di Bankitalia connesse alla tenuta dell'AUI e all'adeguata verifica della clientela che prevedono la classificazione del rischio.

Tale intervento prevede altresì la definizione delle procedure interne antiriciclaggio coordinate con le disposizioni applicative del D.lgs. 141/2010, la partecipazione al corso interno antiriciclaggio da tenersi annualmente e la redazione del documento di policy previsto dalla normativa.

L'applicazione del principio di proporzionalità comporta una maggiore autonomia e responsabilità per l'Intermediario Finanziario unico vigilato che dovrà dotarsi di procedure e strumenti di controllo appropriati.

L'Assistenza terrà in considerazione l'importanza di questo presidio ritenuto determinante e che può influenzare anche la stessa continuità dell'intermediario Finanziario unico vigilato.

Rete distributiva dell' Intermediario Finanziario vigilato unico

Assistenza alla definizione e modalità di controllo della rete distributiva dell'Intermediario finanziario unico vigilato la cui formazione comporta una serie di rischi aggiuntivi riconducibili in particolare ai rischi operativi e rischi non conformità alle norme.

La gestione della rete distributiva terrà in considerazione le disposizioni primarie e secondarie di settore previste per gli agenti (monomandato etc) e mediatori creditizi (nuova organizzazione e caratteristiche del soggetto).

L'assistenza prevede altresì la definizione ed implementazione del processo di selezione gestione e controllo della rete distributiva di cui si avvale per distribuire i propri prodotti.

 

AREA 5 | ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA - CONTABILE e BILANCIO IAS/IFRS |

Organizzazione amministrativa e contabile

Assistenza alla definizione e implementazione del sistema informativo e contabile che dovrà essere "idoneo" al contesto operativo e ai rischi ai quali è esposto l'Intermediario Finanziario unico vigilato.

L'Assistenza terrà in debita considerazione che i sistemi adottati dall'intermediario finanziario dovranno assicurare un elevato grado di attendibilità e comunque tali da consentire di registrare correttamente e con la massima tempestività i fatti di gestione, di ricostruire l'attività dell'intermediario finanziario a qualsiasi data, partitamente per ciascuno dei servizi prestati. La circostanza che l'intermediario finanziario unico vigilato utilizzi diverse procedure settoriali (contabilità, segnalazioni, antiriciclaggio, etc) non dovrà inficiare la qualità e l'integrità dei dati né comportare la creazione di archivi non coerenti.

Principi contabili internazionali bilancio IAS / IFRS

Assistenza alla definizione e implementazione delle procedure per la redazione del bilancio individuale in base ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) in conformità alle istruzioni emesse da Bankitalia.

Si rammenta che l'applicazione dei principi contabili internazionali necessita di adeguati sistemi informativi in quanto le informazioni che confluiscono nel prospetto del bilancio e nella nota integrativa devono rispettare il dettato comunitario che è stato recepito con la predisposizione di appositi riquadri.

 

AREA 6 | ANTIUSURA - TRASPARENZA - RECLAMI e A.B.F. |

Antiusura

Assistenza alla applicazione della legge sull'usura (legge 108/1996) che ha introdotto un limite ai tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento oltre il quale gli stessi sono considerati usurari.

Trasparenza

Assistenza alla definizione e implementazione delle disposizioni sulla trasparenza finanziaria che disciplina le relazioni fra l'Intermediario finanziario e la clientela nella fase precontrattuale al momento della conclusione del contratto e nel corso dello svolgimento del rapporto.

Si rileva che l'intermediario Finanziario unico vigilato tub deve disporre di idonei requisiti organizzativi ed assicurare un efficace presidio dei rischi di natura legale e reputazionale connessi con i rapporti con la clientela. Per il rispetto di tali adempimenti l'intermediario deve dotarsi:

a. di procedure interne sulla trasparenza che includono il controllo della rete di vendita;

b. di strumenti di verifica del rispetto delle procedure previste.

Reclami e A.B.F.

Assistenza alla definizione e implementazione delle procedure interne connesse ai "reclami" e all'ABF "Arbitro Bancario Finanziario". Quest'ultimo concerne le disposizioni sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari (G.U. del 24.06.2009).

 

AREA 7 | SEGNALAZIONI di VIGILANZA PUMA 2 e SEGNALAZIONI CENTRALE dei RISCHI |

Segnalazioni di vigilanza PUMA 2

Assistenza alla definizione e implementazione delle procedure interne ovvero alla individuazione del centro autorizzato disponibile a fornire il servizio back-office ovvero all'esternalizzazione completa del servizio.

Si rammenta che, relativamente alle segnalazioni Puma 2, l''intermediario Finanziario unico vigilato invia a Bankitalia le segnalazioni di vigilanza, la cui correttezza, adeguatezza e controllo fa capo agli organi aziendali, in funzione delle rispettive competenze. La compilazione delle segnalazioni di vigilanza sottende un flusso dei dati conforme alle esigenze informative di Bankitalia la cui estensione e significatività di dati nell'ambito del sistema informativo interno, necessita di rilevazioni corrette, tempestive e puntuali.

L'intermediario finanziario unico vigilato deve quindi disporre di "appositi strumenti" che consentano il raccordo tra la contabilità interna (gestionale e generale ndr.) ed i dati trasmessi alla vigilanza. I dati di natura patrimoniale, economica, informativa del patrimonio di vigilanza e del requisito patrimoniale e di fine esercizio vanno, nella loro modulazione, inviati con periodicità trimestrale/ semestrale/ annuale.

Nella compilazione di dati vanno applicati i IAS/IFRS nonché le disposizioni contenute nel regolamento Bankitalia in materia di bilancio. I contenuti delle voci vanno generalmente determinati in base agli stessi criteri del bilancio (IAS/IFRS)

Centrale dei rischi

Per quanto riguarda la segnalazione alla Centrale Rischi si rammenta che l'intermediario Finanziario unico vigilato invia alla Centrale dei rischi, tenuta da Bankitalia, l'esposizione nei confronti dei propri affidati e i nominativi a questi collegati mensilmente. La centrale dei rischi rappresenta quindi un sistema informativo sull'indebitamento della clientela (delle banche) degli intermediari finanziari unico vigilato vigilati dalla Banca d'Italia.

La Centrale dei rischi, effettuata la rilevazione mensile, fornisce inoltre agli intermediari partecipanti, un flusso di ritorno personalizzato che riporta i dati anagrafici e la posizione globale di rischio verso il sistema creditizio di ciascun cliente segnalato e dei soggetti ad esso legati in una delle forme di coobbligazione previste.

 

AREA 8 | RESPONSABILITA' AMM.VA dell'INTERMEDIARIO FINANZIARIO UNICO VIGILATO TUB: MOD. 231 e COD. ETICO |

Assistenza alla definizione e predisposizione del Modello 231/2001

Il modello 231 non rappresenta un obbligo per l'intermediario finanziario vigilato ma l'adozione del modello medesimo integra quella adeguata struttura organizzativa di controllo che mira a salvaguardare lo stesso intermediario da effettivi rischi di conformità alle disposizioni di legge.

 



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